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Annunciazione - Leonardo — Il forum di Fotocontest
Ciao, mi chiamo Leonardo, ho visto che qui parlate di foto-grafia, io so cosa è la grafia, ma non capisco perchè la associate alla luce. Ho già però una mezza idea di fare qualche esperimento su un vecchio telo di lino, magari poi vi faccio vedere se ho capito bene cosa intendete. Nel frattempo, vi faccio vedere una immagine che ho fatto solo in grafia, per vedere se ho azzeccato i criteri di composizione che ho studiato sui libri.
Scherzi a parte, questo è unanimemente definito un capolavoro di composizione "da manuale". Potrebbe essere interessante e utile parlarne e tirarne fuori le peculiarità ed i perché?
10 anni fa
utente cancellato
Ok provo ad iniziare io? Intanto pochi, essenziali punti di interesse, il dipinto si lascia leggere con facilità, che poi è il fine ultimo di una composizione perfetta.
10 anni fa
utente cancellato
Colori incrociati, il bianco del marmo a destra contrasta perfettamente con la luce sulla sinistra.
10 anni fa
utente cancellato
L'altare si trova in corrispondenza dei 2/3 dell'inquadratura, spezzandola, rispettando la regola dei terzi.
certo che anche tu! Leonardo?! più semplice no? siamo comuni mortali qui!!!
vabbé ci provo anch'io.
allora:
come dice Mirko, il dipinto si legge con facilità. il messaggio arriva dritto dritto senza problemi. non solo il messaggio è universalmente (o quasi) conosciuto, ma la composizione ne facilita la comprensione.
gli occidentali leggono un testo da sinistra a destra, ed è quello che accade anche qui.
la lettura comincia da sinistra, con l'angelo che, attraverso la sua postura, invita lo spettatore a proseguire la lettura verso destra, dove trova Maria.
ne risulta una composizione bilanciata: le linee verticali e orizzontali sono in armonia, non c'è disequilibrio tra la parte destra e la parte sinistra.
e, quando c'è equilibrio, quando c'è armonia, occhi e cervello sono contenti.
inoltre le diagonali create dalla postura dell'angelo e dal leggio creano un triangolo che culmina con le montagne sullo sfondo, dando dinamismo in un'immagine altrimenti statica, e invitando lo spettatore ad andare oltre i protagonisto ed esplorare la simbologia nel resto del dipinto.
ma parli di luce.
guarda come Leonardo gestisce la luce.
tutte le ombre che crea sono giuste, al loro posto, e creano tridimensionalità.
perché il problema principale della pittura e della fotografia è, appunto, saper dare tridimensionalità a qualcosa di per se bidimensionale.
per questo la luce è fondamentale: creando ombre, dà l'impressione di tridimensionalità.
penso che uno dei compiti più difficili del fotografo (e del pittore) sia di riuscire a tradurre una scena tridimensionale (come è percepita dagli occhi e dal cervello) ad un piano (tela, stampa, schermo) bidimensionale.
spero di non aver detto troppe cavolate.
se c'è qualche intenditore d'arte e di Leonardo mi perdoni!!!
Va bene, non è l'aspetto artistico che vorrei vedere commentato qui. Vorrei che quell'immagine venisse considerata una fotografia, e che si parlasse puramente e semplicemente di composizione e gestione della luce, e di tutto quello che vi viene in mente, che so, geometrie, punti di forza, eventuali debolezze, uso delle geometrie e delle sezioni auree.. Non mi interessa e non è interessante per il sito la storia del dipinto e l'arte nel '400 o in riferimento a Leonardo, è interessante lo studio di una composizione che da tutti è considerata un capolavoro, e l'analisi che i più bravi tra gli utenti ne possono fare può, secondo me, aiutare molto i meno bravi a capire tante cose. Non è una gara a chi ne sa di più, è un modo per insegnare quello che molti sanno a quei moltissimi che non lo sanno.
10 anni fa
utente cancellato
Sia io che Laura mi sembra che questo aspetto abbiamo valutato. Dicci anche la tua.
Si, giusto, i vostri interventi sono con quello spirito. La mia? Dopo, prima vorrei vedere un po' più opinioni di chi ne sa più di me di fotografia, e sono tantissimi con questi requisiti in questo sito. E poi rischio di riportare ciò che ho imparato su questo dipinto, non ciò che istintivamente ci leggo, studiare a fondo qualcosa di solito "brucia" quelle che erano le "impressioni a caldo".
10 anni fa
utente cancellato
Io non ci capisco nulla di arte e anche di tecnica fotografica lascio a desiderare.
Ma sinceramente se guardassi il dipinto come se fosse una foto, direi: "Hum, peccato per quello scalino tra l'Angelo e Maria! Mi disturba perchè sembra quasi una barriera tra i due, Anzi se non ci fosse stato avrebbe dato più aria in quel punto lasciando lo sguardo dirigersi verso il Monte. Inoltre crea confusione sul leggio, che sembra quasi "costruito male" ... mi sa che lì (sul leggio) l'Autore ha calcato la mano con il Clone di Ps!!"
Ps: a questo link c'è il dipinto restaurato...che differenza!
10 anni fa
utente cancellato
Scusate, ho dimenticato: anche la mano poggiata sul leggio: la posa che assume mi sembra "innaturale", non molto aggraziata ...
Scusate, ho dimenticato: anche la mano poggiata sul leggio: la posa che assume mi sembra "innaturale", non molto aggraziata ...
Quello sembra sia voluto, l'ipotesi è che il dipinto andrebbe visto da una posizione ruotata più a destra rispetto all'asse, cosa che troverebbe conferma nella prospettiva del piano sopra al muretto basso alle spalle della vergine.
10 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
Scusate, ho dimenticato: anche la mano poggiata sul leggio: la posa che assume mi sembra "innaturale", non molto aggraziata ...
Degomera681 ha scritto:
Quello sembra sia voluto, l'ipotesi è che il dipinto andrebbe visto da una posizione ruotata più a destra rispetto all'asse, cosa che troverebbe conferma nella prospettiva del piano sopra al muretto basso alle spalle della vergine.
Si, questo per le proporzioni del braccio e della mano, però mi riferivo proprio alla postura della mano: sembra "contratta", quasi "artritica" (con rispetto parlando) e quindi non molto fotogenica.
Ah, una cosa, sopra ho scritto "scalino", ma intendevo il "muretto"
hai parlato di sezioni auree, vuol dire che ce n'è piu di una? non vorrei andare off topic ma qualcuno potrebbe spiegarmi l'importanza di questa geometria in questa"dipinto/foto"?
hai parlato di sezioni auree, vuol dire che ce n'è piu di una? non vorrei andare off topic ma qualcuno potrebbe spiegarmi l'importanza di questa geometria in questa"dipinto/foto"?
parli della sezione aurea o del triangolo di cui parlavo io?
parlo della sezione aurea, che conosco a livello matematico - architettonico , ma di cui non capisco la reale importanza in fotografia o come in questo caso in pittura (come dire conosco la teoria ma non la pratica)
Parlando di gestione della luce a me sembra che Leonardo sia stato abile porre le 2 figure su uno sfondo non troppo luminoso,altrimenti sarebbero risultate troppo scure.
Però l'angelo non mi convince:pur avendo la luce alle spalle ha il viso perfettamente illuminato mentre la tunica è in ombra.
P.S. vedendo il quadro dal vivo mi ha impressionato come cambiasse a seconda del punto di vista: effettivamente guardandolo da destra invece che frontalmente sembra quasi un altro quadro.
Parlando di gestione della luce a me sembra che Leonardo sia stato abile porre le 2 figure su uno sfondo non troppo luminoso,altrimenti sarebbero risultate troppo scure.
Però l'angelo non mi convince:pur avendo la luce alle spalle ha il viso perfettamente illuminato mentre la tunica è in ombra.
P.S. vedendo il quadro dal vivo mi ha impressionato come cambiasse a seconda del punto di vista: effettivamente guardandolo da destra invece che frontalmente sembra quasi un altro quadro.
10 anni fa
utente cancellato
secondo voi, un "orientale" (chi legge da destra verso sinistra) avrebbe le stesse percezioni in un "occidentale"?
(esperimento! scaricate la foto, riflettetela orizzontalmente e osservatela: cambiano le vostre percezioni?)
No Shot. Gli orientali che usano ideogrammi, quindi tanto per cominciare non tutti, scrivono da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso, ma leggono le immagini come noi. Guarda ad esempio Tsunami di Katsushika Hokusai.
Per quanto riguarda le sezioni auree ed il numero 1.618 in questo quadro, dovrei scrivere per una cinquantina di pagine per dirvi tutto quello che ho imparato e verificato, e non ho trovato in rete un documento soddisfacente da questo punto di vista. Dico solo alcune cose principali, il formato totale sono tre rettangoli aurei affiancati, però se consideriamo quello che va da uno spigolo all'altro dei muri ornati dietro la Madonna e su quello, in serie di Fibonacci 8-5-3-2-1-1 lasciando il volto della Madonna nel quadrato 8, e ponendo il fine serie 3-2-1-1 nell'angolo in alto a destra del tavolino di fronte a lei, se costruite la spirale di Fibonacci vi accorgerete che va a finire esattamente sull'angelo e che la sua inclinazione la segue in maniera impressionantemente esatta. Senza disegnare sull'immagine non posso spiegarvelo meglio di così, e questo è solo l'inizio, credetemi...
10 anni fa
utente cancellato
secondo voi, gli artisti, quando lavorano/lavoravano, "andavano d'istinto" o si interrogavano sul rispetto della loro opera alle "sezioni auree"?
secondo voi, gli artisti, quando lavorano/lavoravano, "andavano d'istinto" o si interrogavano sul rispetto della loro opera alle "sezioni auree"?
Nè l'uno nè l'altro. Le regole auree sono state definite dagli artisti, non dai matematici, a cominciare da Fidia. Gli artisti non si interrogano a posteriori, se decidono di rispettare quelle regole perchè sono funzionali a ciò che vogliono rappresentare, lo fanno ed iniziano a considerarle prima di creare l'opera.
10 anni fa
utente cancellato
si, ma consapevolmente o istintivamente?
esistono dichiarazioni di qualche artista in merito?
parlo della sezione aurea, che conosco a livello matematico - architettonico , ma di cui non capisco la reale importanza in fotografia o come in questo caso in pittura (come dire conosco la teoria ma non la pratica)
Beh la sezione aurea è utilizzata in tutti gli ambiti artistici sa sempre, oserei dire, per dare armonia all'opera.
È la base della composizione che conferisce l'estetica.
si, ma consapevolmente o istintivamente?
esistono dichiarazioni di qualche artista in merito?
Entrambe, secondo me.
Non dimentichiamoci che un tempo non ci si inventava artisti come ora.
Si passava per un lungo apprendistato per imparare il mestiere.
Quindi all'inizio penso ci fosse uno sforzo nel rispettare la regola dei terzi che la sezione aurea crea, ma con l'esperienza diventa poi un istinto.
Anch'io (senza voler far paragoni che mi umilierebbero) all'inizio facevo ben attenzione a mettere i miei soggetti nelle intersezioni della griglia per rispettare la divina proporzione.
Ora compongo distinto, ma se vedi le mie foto raramente la infrango.
Inoltre non dimentichiamoci che l'arte, in passato, andava a braccetto con il simbolismo religioso, esoterico e spirituale in generale, quindi sarebbe stato inconcepibile per gli artisti non rispettare una "regola" divina che si ritrova in tutte le creazioni di dio.
Bene, ho fatto uno schemino per chiarire meglio e aumentare i dati in discussione:
Il rettangolo ABCD è aureo, come anche EBFD, e le porzioni rimanenti a destra e sinistra, unite insieme, sono un rettanglo aureo.
Il quadrato EACF ha 11 di lato, poi seguendo la spirale ci sono 8,5,3,2,1,1. Una serie di Fibonacci, quindi la spirale è una spirale di Fibonacci.
Il triangolo JKX è aureo, e l'angelo rispetta anche l'inclinazione della bisettrice dell'angolo in K. Questo triangolo punta deciso sul vero protagonista del quadro, il grembo di Maria.
I numeri 11,8,5,3,2,1 sono tutti riferiti alla distanza Z-Za che come si pò vedere è la dimensione dei fregi sugli spigoli, ed è l'unità di misura di tutto il quadro.
Ci sono poi riferimenti simbolici cristiani e cabalistici ai vari numeri ed alle varie distanze, ma questo non ci interessa.
Annunciazione - Leonardo
Degomera681
Ciao, mi chiamo Leonardo, ho visto che qui parlate di foto-grafia, io so cosa è la grafia, ma non capisco perchè la associate alla luce. Ho già però una mezza idea di fare qualche esperimento su un vecchio telo di lino, magari poi vi faccio vedere se ho capito bene cosa intendete. Nel frattempo, vi faccio vedere una immagine che ho fatto solo in grafia, per vedere se ho azzeccato i criteri di composizione che ho studiato sui libri.Scherzi a parte, questo è unanimemente definito un capolavoro di composizione "da manuale". Potrebbe essere interessante e utile parlarne e tirarne fuori le peculiarità ed i perché?
utente cancellato
Ok provo ad iniziare io? Intanto pochi, essenziali punti di interesse, il dipinto si lascia leggere con facilità, che poi è il fine ultimo di una composizione perfetta.utente cancellato
Colori incrociati, il bianco del marmo a destra contrasta perfettamente con la luce sulla sinistra.utente cancellato
L'altare si trova in corrispondenza dei 2/3 dell'inquadratura, spezzandola, rispettando la regola dei terzi.Ayahuasca
certo che anche tu! Leonardo?! più semplice no? siamo comuni mortali qui!!!vabbé ci provo anch'io.
allora:
come dice Mirko, il dipinto si legge con facilità. il messaggio arriva dritto dritto senza problemi. non solo il messaggio è universalmente (o quasi) conosciuto, ma la composizione ne facilita la comprensione.
gli occidentali leggono un testo da sinistra a destra, ed è quello che accade anche qui.
la lettura comincia da sinistra, con l'angelo che, attraverso la sua postura, invita lo spettatore a proseguire la lettura verso destra, dove trova Maria.
ne risulta una composizione bilanciata: le linee verticali e orizzontali sono in armonia, non c'è disequilibrio tra la parte destra e la parte sinistra.
e, quando c'è equilibrio, quando c'è armonia, occhi e cervello sono contenti.
inoltre le diagonali create dalla postura dell'angelo e dal leggio creano un triangolo che culmina con le montagne sullo sfondo, dando dinamismo in un'immagine altrimenti statica, e invitando lo spettatore ad andare oltre i protagonisto ed esplorare la simbologia nel resto del dipinto.
ma parli di luce.
guarda come Leonardo gestisce la luce.
tutte le ombre che crea sono giuste, al loro posto, e creano tridimensionalità.
perché il problema principale della pittura e della fotografia è, appunto, saper dare tridimensionalità a qualcosa di per se bidimensionale.
per questo la luce è fondamentale: creando ombre, dà l'impressione di tridimensionalità.
penso che uno dei compiti più difficili del fotografo (e del pittore) sia di riuscire a tradurre una scena tridimensionale (come è percepita dagli occhi e dal cervello) ad un piano (tela, stampa, schermo) bidimensionale.
spero di non aver detto troppe cavolate.
se c'è qualche intenditore d'arte e di Leonardo mi perdoni!!!
Degomera681
Va bene, non è l'aspetto artistico che vorrei vedere commentato qui. Vorrei che quell'immagine venisse considerata una fotografia, e che si parlasse puramente e semplicemente di composizione e gestione della luce, e di tutto quello che vi viene in mente, che so, geometrie, punti di forza, eventuali debolezze, uso delle geometrie e delle sezioni auree.. Non mi interessa e non è interessante per il sito la storia del dipinto e l'arte nel '400 o in riferimento a Leonardo, è interessante lo studio di una composizione che da tutti è considerata un capolavoro, e l'analisi che i più bravi tra gli utenti ne possono fare può, secondo me, aiutare molto i meno bravi a capire tante cose. Non è una gara a chi ne sa di più, è un modo per insegnare quello che molti sanno a quei moltissimi che non lo sanno.utente cancellato
Sia io che Laura mi sembra che questo aspetto abbiamo valutato. Dicci anche la tua.Degomera681
Si, giusto, i vostri interventi sono con quello spirito. La mia? Dopo, prima vorrei vedere un po' più opinioni di chi ne sa più di me di fotografia, e sono tantissimi con questi requisiti in questo sito. E poi rischio di riportare ciò che ho imparato su questo dipinto, non ciò che istintivamente ci leggo, studiare a fondo qualcosa di solito "brucia" quelle che erano le "impressioni a caldo".utente cancellato
Io non ci capisco nulla di arte e anche di tecnica fotografica lascio a desiderare.Ma sinceramente se guardassi il dipinto come se fosse una foto, direi: "Hum, peccato per quello scalino tra l'Angelo e Maria! Mi disturba perchè sembra quasi una barriera tra i due, Anzi se non ci fosse stato avrebbe dato più aria in quel punto lasciando lo sguardo dirigersi verso il Monte. Inoltre crea confusione sul leggio, che sembra quasi "costruito male" ... mi sa che lì (sul leggio) l'Autore ha calcato la mano con il Clone di Ps!!"
Ps: a questo link c'è il dipinto restaurato...che differenza!
utente cancellato
Scusate, ho dimenticato: anche la mano poggiata sul leggio: la posa che assume mi sembra "innaturale", non molto aggraziata ...Degomera681
Quello sembra sia voluto, l'ipotesi è che il dipinto andrebbe visto da una posizione ruotata più a destra rispetto all'asse, cosa che troverebbe conferma nella prospettiva del piano sopra al muretto basso alle spalle della vergine.
utente cancellato
Quello sembra sia voluto, l'ipotesi è che il dipinto andrebbe visto da una posizione ruotata più a destra rispetto all'asse, cosa che troverebbe conferma nella prospettiva del piano sopra al muretto basso alle spalle della vergine.
Ah, una cosa, sopra ho scritto "scalino", ma intendevo il "muretto"
rans78
hai parlato di sezioni auree, vuol dire che ce n'è piu di una? non vorrei andare off topic ma qualcuno potrebbe spiegarmi l'importanza di questa geometria in questa"dipinto/foto"?Ayahuasca
rans78
parlo della sezione aurea, che conosco a livello matematico - architettonico , ma di cui non capisco la reale importanza in fotografia o come in questo caso in pittura (come dire conosco la teoria ma non la pratica)DMax
Parlando di gestione della luce a me sembra che Leonardo sia stato abile porre le 2 figure su uno sfondo non troppo luminoso,altrimenti sarebbero risultate troppo scure.Però l'angelo non mi convince:pur avendo la luce alle spalle ha il viso perfettamente illuminato mentre la tunica è in ombra.
P.S. vedendo il quadro dal vivo mi ha impressionato come cambiasse a seconda del punto di vista: effettivamente guardandolo da destra invece che frontalmente sembra quasi un altro quadro.
DMax
Parlando di gestione della luce a me sembra che Leonardo sia stato abile porre le 2 figure su uno sfondo non troppo luminoso,altrimenti sarebbero risultate troppo scure.Però l'angelo non mi convince:pur avendo la luce alle spalle ha il viso perfettamente illuminato mentre la tunica è in ombra.
P.S. vedendo il quadro dal vivo mi ha impressionato come cambiasse a seconda del punto di vista: effettivamente guardandolo da destra invece che frontalmente sembra quasi un altro quadro.
utente cancellato
secondo voi, un "orientale" (chi legge da destra verso sinistra) avrebbe le stesse percezioni in un "occidentale"?(esperimento! scaricate la foto, riflettetela orizzontalmente e osservatela: cambiano le vostre percezioni?)
Degomera681
No Shot. Gli orientali che usano ideogrammi, quindi tanto per cominciare non tutti, scrivono da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso, ma leggono le immagini come noi. Guarda ad esempio Tsunami di Katsushika Hokusai.Per quanto riguarda le sezioni auree ed il numero 1.618 in questo quadro, dovrei scrivere per una cinquantina di pagine per dirvi tutto quello che ho imparato e verificato, e non ho trovato in rete un documento soddisfacente da questo punto di vista. Dico solo alcune cose principali, il formato totale sono tre rettangoli aurei affiancati, però se consideriamo quello che va da uno spigolo all'altro dei muri ornati dietro la Madonna e su quello, in serie di Fibonacci 8-5-3-2-1-1 lasciando il volto della Madonna nel quadrato 8, e ponendo il fine serie 3-2-1-1 nell'angolo in alto a destra del tavolino di fronte a lei, se costruite la spirale di Fibonacci vi accorgerete che va a finire esattamente sull'angelo e che la sua inclinazione la segue in maniera impressionantemente esatta. Senza disegnare sull'immagine non posso spiegarvelo meglio di così, e questo è solo l'inizio, credetemi...
utente cancellato
secondo voi, gli artisti, quando lavorano/lavoravano, "andavano d'istinto" o si interrogavano sul rispetto della loro opera alle "sezioni auree"?Degomera681
Nè l'uno nè l'altro. Le regole auree sono state definite dagli artisti, non dai matematici, a cominciare da Fidia. Gli artisti non si interrogano a posteriori, se decidono di rispettare quelle regole perchè sono funzionali a ciò che vogliono rappresentare, lo fanno ed iniziano a considerarle prima di creare l'opera.
utente cancellato
si, ma consapevolmente o istintivamente?esistono dichiarazioni di qualche artista in merito?
Degomera681
esistono dichiarazioni di qualche artista in merito?
Esiste di più. Esistono le linee tracciate sotto i dipinti per dividere le aree che si vedono ai raggi X.
utente cancellato
marrani, ...e che pensavano che l'avrebbero passata liscia?
Ayahuasca
È la base della composizione che conferisce l'estetica.
Ayahuasca
esistono dichiarazioni di qualche artista in merito?
Non dimentichiamoci che un tempo non ci si inventava artisti come ora.
Si passava per un lungo apprendistato per imparare il mestiere.
Quindi all'inizio penso ci fosse uno sforzo nel rispettare la regola dei terzi che la sezione aurea crea, ma con l'esperienza diventa poi un istinto.
Anch'io (senza voler far paragoni che mi umilierebbero) all'inizio facevo ben attenzione a mettere i miei soggetti nelle intersezioni della griglia per rispettare la divina proporzione.
Ora compongo distinto, ma se vedi le mie foto raramente la infrango.
Inoltre non dimentichiamoci che l'arte, in passato, andava a braccetto con il simbolismo religioso, esoterico e spirituale in generale, quindi sarebbe stato inconcepibile per gli artisti non rispettare una "regola" divina che si ritrova in tutte le creazioni di dio.
Degomera681
Bene, ho fatto uno schemino per chiarire meglio e aumentare i dati in discussione:Il rettangolo ABCD è aureo, come anche EBFD, e le porzioni rimanenti a destra e sinistra, unite insieme, sono un rettanglo aureo.
Il quadrato EACF ha 11 di lato, poi seguendo la spirale ci sono 8,5,3,2,1,1. Una serie di Fibonacci, quindi la spirale è una spirale di Fibonacci.
Il triangolo JKX è aureo, e l'angelo rispetta anche l'inclinazione della bisettrice dell'angolo in K. Questo triangolo punta deciso sul vero protagonista del quadro, il grembo di Maria.
I numeri 11,8,5,3,2,1 sono tutti riferiti alla distanza Z-Za che come si pò vedere è la dimensione dei fregi sugli spigoli, ed è l'unità di misura di tutto il quadro.
Ci sono poi riferimenti simbolici cristiani e cabalistici ai vari numeri ed alle varie distanze, ma questo non ci interessa.
Degomera681
Scusate, non è 11, è 13. Tutte le volte che ho scritto 11 bisogna intendere 13.