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Omaggio a Francesca Woodman #436 — Il forum di Fotocontest

Contest talk

Omaggio a Francesca Woodman #436

admin

Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha basato quasi tutti i suoi progetti sul tema dell'autoritratto, il suo corpo, le sue angosce, le sue paure, le sue malinconie sono stati i principali soggetti del suo lavoro fotografico. 
Il suo male l'ha portata via presto, suicida a soli 22 anni, ma è riuscita in soli 9 di sperimentazioni anni a creare uno stile fotografico unico. Lasciatevi ispirare dalla sua fotografia per un autoritratto.

Qualche lettura utile: http://barbarainwonderlart.com/2014/11/18/francesca-woodman/

Oppure: http://www.artext.it/Marco-Pierini.html



Concorso fotografico proposto da Fotocontest.it

Qui il link al contest
9 anni fa 
ModeratoreGiudice scarso

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
9 anni fa  

Cottomano

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
:thumbsup:
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioGhost writer

bluvelvet

utente cancellato ha scritto:
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
   @mirkomacari 


Ho inteso che “bellissime” non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire” il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte” , qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.

Cinico?... 


9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruGiudice ottimo

utente cancellato

utente cancellato ha scritto:
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
   @mirkomacari 


Ho inteso che “bellissime” non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire” il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte” , qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.

Cinico?... 


Ma no, la storia dell'arte è costellata di casi simili. Spesso l'inquietudine resta solo espressa attraverso le opere e non si manifesta con un suicidio, non posso sapere cosa la sua famiglia conoscesse e quanta attenzione abbia fatto al suo malessere. 

Frida Kahlo le angosce le metteva nelle tele, ma restò aggrappata alla vita fino a quando il fisico glielo ha permesso. 
9 anni fa  

bluvelvet

Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene  :dizzy: ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi. ;):*
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruGiudice ottimo

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
9 anni fa  

Cottomano

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
Mauro, questa è di Lucio Fontana, se voleva sapeva scolpire molto bene e con quello si guadagnava da vivere, I tagli erano altro.
http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioGhost writer

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
9 anni fa  

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
Cottomano ha scritto:
Mauro, questa è di Lucio Fontana, se voleva sapeva scolpire molto bene e con quello si guadagnava da vivere, I tagli erano altro.
http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
Già, ma a me il Mosè comunica esattamente quello che l'artista voleva esprimere, le tele tagliate di Fontana no.
E l'espressione: "L'artista propone, poi ognuno lo interpreta come vuole". è una cazzata.

Mauro

9 anni fa  

paolo-spagg

Se uno si va a vedere le opere figurative di tantissimi artisti informali o astrattisti scopre che erano  dei "figurativi" incredibili, (andate a vedere Vedova anni quaranta), sono artisti che semplicemente hanno cercato nuove strade dell'arte, come a suo tempo fecero nel rinascimento rivoluzionando il concetto primitivo di prospettiva. L'avversione al figurativo è sempre stata caratteristica del pensiero iperconsevatore e monolitico, il Partito Comunista per voce di Renato Guttuso, la chiesa per voce di cardinali piuttosto "reazionari", l'Islam, e tutte le dittature (Pcus nell'unione sovietica, partito nazista, partito fascista, franchismo e via dicendo).
9 anni fa  
GroupieLeggendaModeratoreGuruGiudice medio

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
Ma per favore!

Mauro
9 anni fa  

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
La mancanza di espressione è sintomatica.
9 anni fa  

MrSpock

bluvelvet ha scritto:
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene  :dizzy: ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi. ;):*
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
;)
9 anni fa  
FuoriclasseModeratoreGuruTerminatorGiudice ottimo

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
utente cancellato ha scritto:
La mancanza di espressione è sintomatica.
Anche la mancanza d'intelligenza.

Mauro
9 anni fa  

mousix

utente cancellato ha scritto:
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
   @mirkomacari 


Ho inteso che “bellissime” non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire” il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte” , qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.

Cinico?... 


La storia è piena di artisti suicidi, non certo (o non sempre) perché non sono stati capiti, ma perché evidentemente la loro sensibilità li ha portati a sofferenze non più sopportabili: purtroppo non credo che qualcuno avrebbe potuto aiutarli. Penso a Hemingway, Pavese, Foster Wallace, Primo Levi, Monicelli, Lucentini, ma anche Tenco, Kurt Cobain, Michael Hutchence, Sid Vicious ...
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioCyrano

mousix

Certo che la scena di Sordi alla biennale di Venezia ne "le vacanze intelligenti" rimane insuperata.
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioCyrano

bluvelvet

bluvelvet ha scritto:
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene  :dizzy: ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi. ;):*
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
;)
Vabbè ma tu non vali.... arrivi "da fuori"!!
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruGiudice ottimo

utente cancellato

bluvelvet ha scritto:
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene  :dizzy: ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi. ;):*
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
;)
Più o meno come:

"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà, la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
9 anni fa  

bluvelvet

utente cancellato ha scritto:
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
   @mirkomacari 


Ho inteso che “bellissime” non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire” il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte” , qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.

Cinico?... 


mousix ha scritto:
La storia è piena di artisti suicidi, non certo (o non sempre) perché non sono stati capiti, ma perché evidentemente la loro sensibilità li ha portati a sofferenze non più sopportabili: purtroppo non credo che qualcuno avrebbe potuto aiutarli. Penso a Hemingway, Pavese, Foster Wallace, Primo Levi, Monicelli, Lucentini, ma anche Tenco, Kurt Cobain, Michael Hutchence, Sid Vicious ...
sicuramente.... la mia voleva essere una pseudo -provocazione, giusto per stare in tema ;)
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruGiudice ottimo

MrSpock

bluvelvet ha scritto:
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene  :dizzy: ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi. ;):*
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
;)
utente cancellato ha scritto:
Più o meno come:

"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà, la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
:thumbsup:
9 anni fa  
FuoriclasseModeratoreGuruTerminatorGiudice ottimo

Cottomano

mousix ha scritto:
Certo che la scena di Sordi alla biennale di Venezia ne "le vacanze intelligenti" rimane insuperata.
E successo anche a me ad una mostra collaterale della Biennale a Palazzo Fortuny. Distrutta e con i piedi a pezzi non ho avuto il coraggio di sedermi su una panchina. Perchè non ero sicura che fosse una panchina.
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioGhost writer

Cottomano

Per restare in tema, tra pochi minuti scadrà visita al museo. Tutti di là a vedere chi ha vinto!!
9 anni fa  
LeggendaModeratoreGuruTerminatorGiudice medioGhost writer

laradelfreo

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
9 anni fa  
OlimpionicoComarePrincipianteGiudice medio

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
Certo, è assolutamente naturale.
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.

Mauro
9 anni fa  

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
utente cancellato ha scritto:
Certo, è assolutamente naturale.
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.

Mauro
A me, personalmente, Fontana non piace e non dice nulla. Quello che ho detto è che io non mi permetterei mai di dire che avrei saputo fare la stessa cosa perché non è vero, e non ho criticato niente se non la mancanza di argomentazioni. Ma vedo che come sempre l'interpretazione personale dell'italiano la fa da padrona.
9 anni fa  

utente cancellato

NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità, nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro  percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
utente cancellato ha scritto:
Grazie per le prime due righe.
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
utente cancellato ha scritto:
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività, il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!

Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
utente cancellato ha scritto:
Certo, è assolutamente naturale.
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.

Mauro
utente cancellato ha scritto:
A me, personalmente, Fontana non piace e non dice nulla. Quello che ho detto è che io non mi permetterei mai di dire che avrei saputo fare la stessa cosa perché non è vero, e non ho criticato niente se non la mancanza di argomentazioni. Ma vedo che come sempre l'interpretazione personale dell'italiano la fa da padrona.
A proposito di interpretare l'italiano.
Ho scritto: "Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.".
Ciò significa che sono perfettamente capace di fare un taglio verticale su una tela, ma non sono assolutamente capace di scolpire un Mosè.
Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana.
Mi sembra ovvio a tutti che sarebbero due tagli diversi.
E criticare la non ripetizione di una cosa ovvia come mancanza di argomentazioni è... ah ma ho già risposto in un commento sopra.

Mauro
9 anni fa  

utente cancellato

"Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."

Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
9 anni fa  

utente cancellato

utente cancellato ha scritto:
"Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."

Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
Mea culpa, lo ammetto, con te devo mettere sempre i puntini sulle i.
Il significato di: " chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.".
Cioè di quello che fa Fontana: il semplice atto di tagliare la tela.
E non che io pretenda di essere paragonato a Fontana.
Non so in che altro modo spiegare la cosa.

Mauro
9 anni fa  

paolo-spagg

L'originalità di Fontana (che a me personalmente non piace) è quella di essere stato il primo a fare tagli sulla tela (come Mimmo Rotella è stato il primo a fare collage con manifesti strappati), l'originalità di Michelangelo è stata quella di aver "dato  vita al marmo" per primo in quel modo poderoso. Come chiunque oggi sarebbe in grado di copiare un taglio di Fontana qualunque scalpellino è in grado di scolpire un Mosè da vendere nei negozi di souvenirs. Passo e chiudo.
9 anni fa  
GroupieLeggendaModeratoreGuruGiudice medio

utente cancellato

paolo-spagg ha scritto:
L'originalità di Fontana (che a me personalmente non piace) è quella di essere stato il primo a fare tagli sulla tela (come Mimmo Rotella è stato il primo a fare collage con manifesti strappati), l'originalità di Michelangelo è stata quella di aver "dato  vita al marmo" per primo in quel modo poderoso. Come chiunque oggi sarebbe in grado di copiare un taglio di Fontana qualunque scalpellino è in grado di scolpire un Mosè da vendere nei negozi di souvenirs. Passo e chiudo.
Essere il primo a fare qualcosa che nessun altro è in grado di ripetere, significa essere un grande artista.
Essere il primo a fare una cosa che è in grado di ripetere chiunque altro, significa solo di aver avuto per primo l'idea e basta.
Nessuno riuscirà mai a scolpire un altro Mosè o un'altra Pietà o un altro dei capolavori dei grandi maestri del passato.
Qualsiasi copia non sarà mai paragonabile agli originali.
Come ho già scritto, non sarei in grado di scolpire neanche una brutta copia di un Mosè, ma un taglio verticale su una tela lo faccio in pochi secondi.
Senza per questo paragonarmi a un Fontana.

Mauro
9 anni fa