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Semplicemente il ritratto femminile! Limitato ad un solo soggetto raffigurato e con inquadratura al massimo a mezzo busto.
Concorso fotografico proposto da Lupoalberto.
il mio compagno, sapendo quanto amo la foto di nudo artistico, mi ha regalato questo libro.
è una collezione di fotografie erotiche (genere che invece non amo particolarmente) di diversi artisti che hanno scelto una sola ed unica musa per questo progetto.
ognuno di loro aspone 5 fotografie e una breve introduzione, per ognuno di loro, spiega il rapporto con la modella.
alcune foto non mi dicono assolutamente niente, ma ce ne sono alcune, tipo questa
che trovo assolutamente perfetta
10 anni fa
utente cancellato
Beh ....sarebbe interessante vederla1
Degomera, , come sempre hai portato un esempio azzeccatissimo dalla cinematografia , che così ci si capisce (quasi) tutti!
il mio compagno, sapendo quanto amo la foto di nudo artistico, mi ha regalato questo libro.
è una collezione di fotografie erotiche (genere che invece non amo particolarmente) di diversi artisti che hanno scelto una sola ed unica musa per questo progetto.
ognuno di loro aspone 5 fotografie e una breve introduzione, per ognuno di loro, spiega il rapporto con la modella.
alcune foto non mi dicono assolutamente niente, ma ce ne sono alcune, tipo questa
@silvio burro se si parla di moda e glamour, le modelle ( o modelli) penso recitino delle parti, un po' come fossero attori di fotoromanzi, il tutto sotto la stretta regia del fotografo.... non credo possano esprimere più di tanto il loro essere.
utente cancellato ha scritto:
Come degli attori insomma ...se i modelli-e recitassero sarebbe sconveniente per il fotografo perchè non avrebbe appieno le potenzialità che ti può dare un individuo,
Degomera681 ha scritto:
In questo non sono del tutto d'accordo, perché dipende dalla capacità recitativa del modello/a. E' come per un film, se gli attori non sono all'altezza non si capisce quasi nulla della personalità dei personaggi, se invece gli attori sono bravi il personaggio emerge con la sua personalità e diventa tridimensionale. Il rapporto tra modelli e fotografi, in questo caso, diventa come quello tra attori e registi, quindi il fotografo dice ciò che ha in mente e quali sono le peculiarità del personaggio e il modello deve riuscire ad interpretarne sia la gestualità che la personalità. Questo ovviamente parlando di modelli professionisti e non tutti, tra l'altro, solo quelli in grado di sconfinare nella recitazione, oppure quelli che sono già anche attori.
Però anche il ruolo del regista è fondamentale, è un genio quando riesce a tirare fuori il meglio da un attore, che certo, non deve essere proprio una capra.
@silvio burro se si parla di moda e glamour, le modelle ( o modelli) penso recitino delle parti, un po' come fossero attori di fotoromanzi, il tutto sotto la stretta regia del fotografo.... non credo possano esprimere più di tanto il loro essere.
utente cancellato ha scritto:
Come degli attori insomma ...se i modelli-e recitassero sarebbe sconveniente per il fotografo perchè non avrebbe appieno le potenzialità che ti può dare un individuo,
Degomera681 ha scritto:
In questo non sono del tutto d'accordo, perché dipende dalla capacità recitativa del modello/a. E' come per un film, se gli attori non sono all'altezza non si capisce quasi nulla della personalità dei personaggi, se invece gli attori sono bravi il personaggio emerge con la sua personalità e diventa tridimensionale. Il rapporto tra modelli e fotografi, in questo caso, diventa come quello tra attori e registi, quindi il fotografo dice ciò che ha in mente e quali sono le peculiarità del personaggio e il modello deve riuscire ad interpretarne sia la gestualità che la personalità. Questo ovviamente parlando di modelli professionisti e non tutti, tra l'altro, solo quelli in grado di sconfinare nella recitazione, oppure quelli che sono già anche attori.
Cottomano ha scritto:
Però anche il ruolo del regista è fondamentale, è un genio quando riesce a tirare fuori il meglio da un attore, che certo, non deve essere proprio una capra.
Vero, e ti rimando all'ultimo commento della pagina precedente per conferma.
Io mi son sempre visto Kubrik che quando gira una scena, alla fine dice : "Questa era perfetta! la rifacciamo..."
E' pieno di esempi in questo senso, poteva esserci un Alex Delarge migliore di Malcolm McDowell ? (che non mi risulta aver fatto altre memorabili interpretazioni,poverino!).
O viceversa,cosa sarebbe "Holliwood Party" senza Peter Sellers?...
Ci sono poi esempi di simbiosi perfetta, come Kurosawa e Toshiro Mifune, o Fellini e Mastroianni, gli attori "ricorrenti" di Kusturica, per es., che stanno a dirci che quando l'accoppiata regista-attore/ice diventa "una cosa sola" abbiamo il massimo dell'espressione cinematografica.
In fotografia il discorso per me è più o meno lo stesso: il bravo fotografo può rendere il ritratto di una persona bellissimo, al di là della bellezza/bravura/consapevolezza del soggetto/modello; un fotografo mediocre se la può cavare facendo una foto mediocre ad un soggetto però stupendo e talentuoso nel suo essere modello.
Quando però la simbiosi tra i due raggiunge il culmine, allora sarà proprio quella simbiosi l'elemento capace di emozionare anche l'osservatore sconosciuto.
10 anni fa
utente cancellato
cinema fotografia pittura... possiamo distinguere queste "arti visive" per taluni aspetti così come possiamo trattarle come un unico filone artistico/espressivo.
Provocatoriamente potrei asserire che in questi campi l'artista è l'autore (regista, fotografo o pittore) dell'opera, mentre tutto il resto è oggetto...
Modella = donna oggetto?
@Mirko_Macari non vorrei dire ma alla fine fliosofeggiano, filosofeggiando si è arrivati più o meno al punto che io sostenevo all'inizio
10 anni fa
utente cancellato
gds75 ha scritto:
@Mirko_Macari non vorrei dire ma alla fine fliosofeggiano, filosofeggiando si è arrivati più o meno al punto che io sostenevo all'inizio
Guarda che io non avevo detto "hai torto", avevo detto: "se volete discutere di filosofia aprite un thread apposta". Ma purtroppo il mio appello è caduto nel vuoto.
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
10 anni fa
utente cancellato
Non capisco le obiezioni al filosofeggiare (che già mi sembra termine eccessivo)... per la parte pratica abbiamo parlato delle inquadrature(testa, tronco), dei soggetti più o meno opportuni (bambini e vecchi), del lato emotivo del ritratto... l'importanza della modella rispetto all'autore mi sembra argomento significativo tanto più che io l'ho fatto partendo dalle "amorevoli foto di famiglia"... che aborro e che mi hanno indotto a non partecipare
@Mirko_Macari non vorrei dire ma alla fine fliosofeggiano, filosofeggiando si è arrivati più o meno al punto che io sostenevo all'inizio
utente cancellato ha scritto:
Guarda che io non avevo detto "hai torto", avevo detto: "se volete discutere di filosofia aprite un thread apposta". Ma purtroppo il mio appello è caduto nel vuoto.
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
vedi a frequentare questo sito?
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
10 anni fa
utente cancellato
Un bel ritratto a una persona brutta è ciò che personalmente mi dà la massima soddisfazione. Ma di certo non lo pubblico qui
10 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
Non capisco le obiezioni al filosofeggiare (che già mi sembra termine eccessivo)... per la parte pratica abbiamo parlato delle inquadrature(testa, tronco), dei soggetti più o meno opportuni (bambini e vecchi), del lato emotivo del ritratto... l'importanza della modella rispetto all'autore mi sembra argomento significativo tanto più che io l'ho fatto partendo dalle "amorevoli foto di famiglia"... che aborro e che mi hanno indotto a non partecipare
10 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
Un bel ritratto a una persona brutta è ciò che personalmente mi dà la massima soddisfazione. Ma di certo non lo pubblico qui
Per il mio modo di vedere non esiste un bel ritratto di una persona brutta ! Intendo per chi lo realizza ! Cioè io amo molto il ritratto e se decido di fotografare una persona è perché mi intriga , ha un qualcosa nel suo "visus" che mi acchiappa e che cerco di far uscire nella foto! E una persona che sia per me brutta , ma preferisco chiamarla fotograficamente muta, non vorrei fotografarla mai . Mi è capitato molte volte , nella professione , di dover fotografare persone che non mi ispiravano nulla , che non mi piacevano , che erano appunto mute (almeno per me) e ti assicuro che , anche se l'interessato ne era soddisfatto , non ho mai considerato quegli scatti buoni! Per quanto mi concentrassi non riuscivo a tirarci fuori nulla che mi parlasse ..... foto-tessera , con luce che nelle foto-tessera non si può usare , ma quanto a contenuto equivalenti! Poi magari a loro piacevano e magari anche a qualcuno che le vedeva , ma a me no. Non so se mi son fatto capire.
10 anni fa
utente cancellato
Benissimo.
Non mi sono fatta capire io invece: intendo dire che ci sono persone, anche giovani donne, che secondo i comuni canoni estetici non si possono definire belle (l'opposto di una modella gnocca). Se il fotografo ci trova però la bellezza e riesce a fare lo scatto giusto, ne viene fuori una foto spettacolare. I soggetti che mi intrigano di più sono in genere davvero poco convenzionali
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
gds75 ha scritto:
vedi a frequentare questo sito?
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
10 anni fa
utente cancellato
E per chiudere , per quanto mi riguarda , fino a fine contest , vi regalo questa! Ragionateci su!
http://www.youtube.com/watch?v=YJwQBiocW4Y
10 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
E per chiudere , per quanto mi riguarda , fino a fine contest , vi regalo questa! Ragionateci su!
http://www.youtube.com/watch?v=YJwQBiocW4Y
Ivano F un grande...
10 anni fa
utente cancellato
Degomera681 ha scritto:
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
gds75 ha scritto:
vedi a frequentare questo sito?
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Degomera681 ha scritto:
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
Della serie , quando si hanno le idee chiare , non c'è via di scampo! Dego , vorrei avere la tua saggezza e la tua calma espositiva!
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
gds75 ha scritto:
vedi a frequentare questo sito?
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Degomera681 ha scritto:
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
Ma io volontariamente ho scelto un esempio estremo. E parto subito dicendo che la tua conclusione la condivido al 1000% basterebbe che culturalmente riuscissimo ad emanciparci ed uscire dagli stereotipi che spesso sono imposti dal senso estetico collettivo questa discussione perderebbe di ogni significato.
e condivido anche il pensiero sull'ipocrisia, aggiungendo, però, che se ci autoproclamiamo totalmente al di sopra di questo modo di vedere facciamo comunque un po peccato di ipocrisia anche noi, perché spesso quel che "la ggente" considera bello alla fine è bello veramente.
capurai ovviamente che la Velasquez diventa solo l'esempio paradossale proprio per poter dire che in contesti come questo (non con accezione negativa) proponi una foto di un soggetto oggettivamente brutto, può essere anche tecnicamente perfetto ma non fa molta strada. E qui si può sottlineare un'altre piccola ipocrisia piuttosto diffusa, perché il tecnicismo va bene, ma ovviamente fino ad un certo punto.
per chiudere, a proposito di freak show, vi consiglio la serie american horror story, la cui 4° stagione parte a breve ed è ambientata proprio in un freak show degli anni 40
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.
gds75 ha scritto:
vedi a frequentare questo sito?
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Degomera681 ha scritto:
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
gds75 ha scritto:
Ma io volontariamente ho scelto un esempio estremo. E parto subito dicendo che la tua conclusione la condivido al 1000% basterebbe che culturalmente riuscissimo ad emanciparci ed uscire dagli stereotipi che spesso sono imposti dal senso estetico collettivo questa discussione perderebbe di ogni significato.
e condivido anche il pensiero sull'ipocrisia, aggiungendo, però, che se ci autoproclamiamo totalmente al di sopra di questo modo di vedere facciamo comunque un po peccato di ipocrisia anche noi, perché spesso quel che "la ggente" considera bello alla fine è bello veramente.
capurai ovviamente che la Velasquez diventa solo l'esempio paradossale proprio per poter dire che in contesti come questo (non con accezione negativa) proponi una foto di un soggetto oggettivamente brutto, può essere anche tecnicamente perfetto ma non fa molta strada. E qui si può sottlineare un'altre piccola ipocrisia piuttosto diffusa, perché il tecnicismo va bene, ma ovviamente fino ad un certo punto.
per chiudere, a proposito di freak show, vi consiglio la serie american horror story, la cui 4° stagione parte a breve ed è ambientata proprio in un freak show degli anni 40
D'accordo, ma io parlavo di ipocrisia esclusivamente riferita alla particolare situazione dell'esempio estremo, mentre considero istintiva la scelta del bello. E' vero che se parliamo di esseri umani, ciò che la massa considera bello 99 volte su 100 lo è, ma questo per istinto, perchè tutti gli animali, compresi quelli umani, sono programmati per scegliere il bello, e per decidere che il bello è quello dotato di particolari caratteristiche.
Questo, ovviamente, davanti ad una serie di immagini di sconosciuti, perchè quello che succede nelle complicate relazioni interpersonali, è tuttaltra storia, per gli umani. Insomma, nonostante l'essere umano sia programmato, come gli animali, per scegliere un particolare tipo genetico di bello, possono farlo solo in assenza di rapporti interpersonali, altrimenti raziocinio ed emozioni sballano in parte o totalmente questo istinto primario. Però il caso di scelta impersonale è proprio quello del contest, e quindi è chiaro che saranno favoriti, indipendentemente dal sesso del giudice e del modello, gli archetipi classici e genetici del bello, ma questa per me non è ipocrisia, è istinto, programmazione genetica, firmware di base. Comunque sono d'accordo con te, il soggetto che risponde a determinati canoni istintivamente conosciuti da tutti, è favorito, e solo un fotografo molto mediocre può gettare al vento questo vantaggio, che però non è una certezza di successo.
10 anni fa
utente cancellato
Bene1 Dibattito sui canoni estetici di buon livello argomentativo e ve ne ringrazio !
Finalmente sono riuscito a vedere questa foto che Aya definiva "perfetta" .......beh vado sotto processo se affermo che mi sa di manierismo fino a nausearmi? E' proprio una di quelle immagini che giudico costruite al SOLO scopo di strappare degli "wow" di commento! Sa di compiacimento e arruffianamento! Basta così?
Scusate ma, a parte il discorso del mezzo busto, si può considerare ritratto la foto di una persona ripresa di schiena? O un profilo in silhouette dietro un vetro smerigliato?
E' solo per avere un parere...
10 anni fa
utente cancellato
MrSpock ha scritto:
Scusate ma, a parte il discorso del mezzo busto, si può considerare ritratto la foto di una persona ripresa di schiena? O un profilo in silhouette dietro un vetro smerigliato?
E' solo per avere un parere...
Se è il mio che chiedi; la mia risposta è NO! E soprattuto non si vedrebbe che "Lei è lei!" , affermazione che prevede una identificazione della Lei (e mi pareva che non occorresse poi specificarlo , credo che chiunque voglia capire capisca!) . E sia ben chiaro che ho risposto a una richiesta di parere e non ho scritto una SENTENZA nella pietra! Ma , e lo ripeto per i duri d'orecchio , che non mancano, dato che il proponente del contest SONO IO , quello che comunque sarebbe un piacere (rispondere a una richiesta ) in tal caso diventa DOVERE ; e si dà il caso che il mio parere sia proprio il MIO e non quello che qualcun altro mi mette in tastiera!
Ovviamente MrSpock la mia "filippica" non è destinata a te , che invece ringrazio per dimostrata disponibilità al confronto!
Lei è lei #372
admin
Semplicemente il ritratto femminile! Limitato ad un solo soggetto raffigurato e con inquadratura al massimo a mezzo busto.Concorso fotografico proposto da Lupoalberto.
Qui il link al contest
Ayahuasca
il mio compagno, sapendo quanto amo la foto di nudo artistico, mi ha regalato questo libro.è una collezione di fotografie erotiche (genere che invece non amo particolarmente) di diversi artisti che hanno scelto una sola ed unica musa per questo progetto.
ognuno di loro aspone 5 fotografie e una breve introduzione, per ognuno di loro, spiega il rapporto con la modella.
alcune foto non mi dicono assolutamente niente, ma ce ne sono alcune, tipo questa
che trovo assolutamente perfetta
utente cancellato
Beh ....sarebbe interessante vederla1Degomera, , come sempre hai portato un esempio azzeccatissimo dalla cinematografia , che così ci si capisce (quasi) tutti!
Cottomano
è una collezione di fotografie erotiche (genere che invece non amo particolarmente) di diversi artisti che hanno scelto una sola ed unica musa per questo progetto.
ognuno di loro aspone 5 fotografie e una breve introduzione, per ognuno di loro, spiega il rapporto con la modella.
alcune foto non mi dicono assolutamente niente, ma ce ne sono alcune, tipo questa
che trovo assolutamente perfetta
Cottomano
In questo non sono del tutto d'accordo, perché dipende dalla capacità recitativa del modello/a. E' come per un film, se gli attori non sono all'altezza non si capisce quasi nulla della personalità dei personaggi, se invece gli attori sono bravi il personaggio emerge con la sua personalità e diventa tridimensionale. Il rapporto tra modelli e fotografi, in questo caso, diventa come quello tra attori e registi, quindi il fotografo dice ciò che ha in mente e quali sono le peculiarità del personaggio e il modello deve riuscire ad interpretarne sia la gestualità che la personalità. Questo ovviamente parlando di modelli professionisti e non tutti, tra l'altro, solo quelli in grado di sconfinare nella recitazione, oppure quelli che sono già anche attori.
Degomera681
In questo non sono del tutto d'accordo, perché dipende dalla capacità recitativa del modello/a. E' come per un film, se gli attori non sono all'altezza non si capisce quasi nulla della personalità dei personaggi, se invece gli attori sono bravi il personaggio emerge con la sua personalità e diventa tridimensionale. Il rapporto tra modelli e fotografi, in questo caso, diventa come quello tra attori e registi, quindi il fotografo dice ciò che ha in mente e quali sono le peculiarità del personaggio e il modello deve riuscire ad interpretarne sia la gestualità che la personalità. Questo ovviamente parlando di modelli professionisti e non tutti, tra l'altro, solo quelli in grado di sconfinare nella recitazione, oppure quelli che sono già anche attori.
Vero, e ti rimando all'ultimo commento della pagina precedente per conferma.
Migliu
Io mi son sempre visto Kubrik che quando gira una scena, alla fine dice : "Questa era perfetta! la rifacciamo..."E' pieno di esempi in questo senso, poteva esserci un Alex Delarge migliore di Malcolm McDowell ? (che non mi risulta aver fatto altre memorabili interpretazioni,poverino!).
O viceversa,cosa sarebbe "Holliwood Party" senza Peter Sellers?...
Ci sono poi esempi di simbiosi perfetta, come Kurosawa e Toshiro Mifune, o Fellini e Mastroianni, gli attori "ricorrenti" di Kusturica, per es., che stanno a dirci che quando l'accoppiata regista-attore/ice diventa "una cosa sola" abbiamo il massimo dell'espressione cinematografica.
In fotografia il discorso per me è più o meno lo stesso: il bravo fotografo può rendere il ritratto di una persona bellissimo, al di là della bellezza/bravura/consapevolezza del soggetto/modello; un fotografo mediocre se la può cavare facendo una foto mediocre ad un soggetto però stupendo e talentuoso nel suo essere modello.
Quando però la simbiosi tra i due raggiunge il culmine, allora sarà proprio quella simbiosi l'elemento capace di emozionare anche l'osservatore sconosciuto.
utente cancellato
cinema fotografia pittura... possiamo distinguere queste "arti visive" per taluni aspetti così come possiamo trattarle come un unico filone artistico/espressivo.Provocatoriamente potrei asserire che in questi campi l'artista è l'autore (regista, fotografo o pittore) dell'opera, mentre tutto il resto è oggetto...
Modella = donna oggetto?
gds75
@Mirko_Macari non vorrei dire ma alla fine fliosofeggiano, filosofeggiando si è arrivati più o meno al punto che io sostenevo all'inizioutente cancellato
Degomera681
Ma parlare del ritratto nelle varie arti visive non è filosofia... Comunque, @gds75, se all'inizio sostieni la cosa giusta, è inevitabile che poi scopri che anche noi parliamo di quello, noi parliamo sempre della cosa giusta.utente cancellato
Non capisco le obiezioni al filosofeggiare (che già mi sembra termine eccessivo)... per la parte pratica abbiamo parlato delle inquadrature(testa, tronco), dei soggetti più o meno opportuni (bambini e vecchi), del lato emotivo del ritratto... l'importanza della modella rispetto all'autore mi sembra argomento significativo tanto più che io l'ho fatto partendo dalle "amorevoli foto di famiglia"... che aborro e che mi hanno indotto a non parteciparegds75
gds75
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
utente cancellato
Un bel ritratto a una persona brutta è ciò che personalmente mi dà la massima soddisfazione. Ma di certo non lo pubblico quiutente cancellato
utente cancellato
utente cancellato
Benissimo.Non mi sono fatta capire io invece: intendo dire che ci sono persone, anche giovani donne, che secondo i comuni canoni estetici non si possono definire belle (l'opposto di una modella gnocca). Se il fotografo ci trova però la bellezza e riesce a fare lo scatto giusto, ne viene fuori una foto spettacolare. I soggetti che mi intrigano di più sono in genere davvero poco convenzionali
utente cancellato
@gds75 mi arrendo. Tu sai.Degomera681
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
utente cancellato
E per chiudere , per quanto mi riguarda , fino a fine contest , vi regalo questa! Ragionateci su!http://www.youtube.com/watch?v=YJwQBiocW4Y
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http://www.youtube.com/watch?v=YJwQBiocW4Y
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finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
gds75
gds75
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
e condivido anche il pensiero sull'ipocrisia, aggiungendo, però, che se ci autoproclamiamo totalmente al di sopra di questo modo di vedere facciamo comunque un po peccato di ipocrisia anche noi, perché spesso quel che "la ggente" considera bello alla fine è bello veramente.
capurai ovviamente che la Velasquez diventa solo l'esempio paradossale proprio per poter dire che in contesti come questo (non con accezione negativa) proponi una foto di un soggetto oggettivamente brutto, può essere anche tecnicamente perfetto ma non fa molta strada. E qui si può sottlineare un'altre piccola ipocrisia piuttosto diffusa, perché il tecnicismo va bene, ma ovviamente fino ad un certo punto.
per chiudere, a proposito di freak show, vi consiglio la serie american horror story, la cui 4° stagione parte a breve ed è ambientata proprio in un freak show degli anni 40
Degomera681
finisce che prima o poi anche io dico una cosa giusta.
comunque giusto per riesumare il mio filosofeggiamento, parlavo di LIZZIE VELASQUEZ che da adolescente è diventata fenomeno virale in quanto "la donna più brutta del mondo". ora lei si è presa le sue rivincite in merito diventando un personaggio molto apprezzato nel mondo delle consulenze lavorative. la mia domanda era, un ritratto fatto benissimo a lizzie velasquez verrebbe considerato per la bella foto che è o penalizzato dalla oggettiva bruttezza della ragazza?
è la discussione che state già tenendo, solo capovolgendo il punto di vista da bello a brutto.
Diciamo che sei un po' estremo. Stai parlando di una donna che, per la totale assenza di grasso nel corpo, ha quasi le fattezza di uno scheletro, e quindi è totalmente fuori scala per i normali parametri estetici, non può definirsi brutta, è al di fuori dei canoni per una precisa ragione medica.
Dalla fine del secolo XIX alla prima parte del XX persone come Lizzie, definite in quel periodo "Freaks" venivano fotografate, riprese e utilizzate come attrazione nei circhi (ricordi Freaks di Browning, del 1932?) ma non è pensabile una cosa del genere ad oggi. Però c'è anche una forte dose di ipocrisia, secondo me, nel pensiero moderno, cioè non c'è fortunatamente più l'esposizione della deformità come attrazione, ma c'è un'ipocrita volontà di considerare le immagini di queste persone "come tutte le altre", cosa che non è assolutamente vera, sono loro come persone ad essere come tutte le altre, ma le loro riproduzioni per immagini sono comunque al di fuori del canone estetico dell'essere umano, quindi artisticamente irrilevanti e, come dice lupo, non dicono nulla. Può sembrare un pensiero crudele, ma in realtà si può tranquillamente vivere una vita felice senza dover necessariamente fare i modelli o gli attori, sarebbe sufficiente che l'umanità accettasse certe patologie deformanti ignorandole nella vita di tutti i giorni, senza pretendere di inserirle a forza in un canone estetico.
e condivido anche il pensiero sull'ipocrisia, aggiungendo, però, che se ci autoproclamiamo totalmente al di sopra di questo modo di vedere facciamo comunque un po peccato di ipocrisia anche noi, perché spesso quel che "la ggente" considera bello alla fine è bello veramente.
capurai ovviamente che la Velasquez diventa solo l'esempio paradossale proprio per poter dire che in contesti come questo (non con accezione negativa) proponi una foto di un soggetto oggettivamente brutto, può essere anche tecnicamente perfetto ma non fa molta strada. E qui si può sottlineare un'altre piccola ipocrisia piuttosto diffusa, perché il tecnicismo va bene, ma ovviamente fino ad un certo punto.
per chiudere, a proposito di freak show, vi consiglio la serie american horror story, la cui 4° stagione parte a breve ed è ambientata proprio in un freak show degli anni 40
Questo, ovviamente, davanti ad una serie di immagini di sconosciuti, perchè quello che succede nelle complicate relazioni interpersonali, è tuttaltra storia, per gli umani. Insomma, nonostante l'essere umano sia programmato, come gli animali, per scegliere un particolare tipo genetico di bello, possono farlo solo in assenza di rapporti interpersonali, altrimenti raziocinio ed emozioni sballano in parte o totalmente questo istinto primario. Però il caso di scelta impersonale è proprio quello del contest, e quindi è chiaro che saranno favoriti, indipendentemente dal sesso del giudice e del modello, gli archetipi classici e genetici del bello, ma questa per me non è ipocrisia, è istinto, programmazione genetica, firmware di base. Comunque sono d'accordo con te, il soggetto che risponde a determinati canoni istintivamente conosciuti da tutti, è favorito, e solo un fotografo molto mediocre può gettare al vento questo vantaggio, che però non è una certezza di successo.
utente cancellato
Bene1 Dibattito sui canoni estetici di buon livello argomentativo e ve ne ringrazio !Finalmente sono riuscito a vedere questa foto che Aya definiva "perfetta" .......beh vado sotto processo se affermo che mi sa di manierismo fino a nausearmi? E' proprio una di quelle immagini che giudico costruite al SOLO scopo di strappare degli "wow" di commento! Sa di compiacimento e arruffianamento! Basta così?
daniele1357
... ma poi dobbiamo avere tutti la liberatoria?utente cancellato
MrSpock
Scusate ma, a parte il discorso del mezzo busto, si può considerare ritratto la foto di una persona ripresa di schiena? O un profilo in silhouette dietro un vetro smerigliato?E' solo per avere un parere...
utente cancellato
E' solo per avere un parere...
Ovviamente MrSpock la mia "filippica" non è destinata a te , che invece ringrazio per dimostrata disponibilità al confronto!